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Telecomunicazioni in Italia: iniziative recenti [News]

Per il settore delle Telecomunicazioni italiano quest’ultimi giorni sono stati pieni di eventi che potrebbero delineare un futuro più o meno roseo. Si è partiti mercoledì 9 maggio u.s. con il convegno “Telco per l’Italia” organizzato da Corriere Comunicazioni a Roma. Tema centrale è stato come il settore ICT potrebbe contribuire a rilanciare il Paese. Governo, operatori del settore, politici, regolatori si sono confrontati sulle opportunità che saranno possibili con il prossimo decreto che il Governo Monti ha promesso per Giugno, Agenda Digitale.

Al di là delle singole proposte è interessante notare come il membro dell’AGCOM (autorità dimissonaria) Nicola D’Angelo abbia espresso apertamente una condizione di fondo indispensabile per il futuro delle Tlc in Italia. Ha dichiarato che se in Italia non fosse stato risolta la “questione Telecom”, cioè avere un’unica rete infrastrutturale italiana (che è un naturale monopolio), con la partecipazione di tutti gli operatori del settore, era inutile pensare ad un futuro roseo per il settore in Italia e modificare l’attuale funzionamento dell’Autorità.

A tal proposito vari membri dell’apparato pubblico hanno reso noto che il Governo era pronto ha finanziare tale possibilità, e la sera al programma di la7 “Otto e mezzo” il ministro Passera ha reiterato che la Cassa Depositi e Prestiti è pronta ad investire dai €4-5 miliardi per il progetto.

Il giorno successivo alla presentazione con gli analisti finanziari dei conti del primo trimestre 2012 di Telecom Italia il presidente della società, Franco Bernabè, rispondendo ad una domanda sul futuro della rete, ha dichiarato che Telecom Italia era disponibile a qualsiasi ipotesi che però tutelasse Telecom Italia e creasse valore all’azienda, senza quindi escludere la possibile vendita o conferimento della rete ad un ente nazionale più ampio (es. Metroweb con CdP, Fastweb ed altri eventualmente interessati). E’ risaputo che un mese fa circa sono apparse sui giornali nazionali ipotesi di vendita/scorporo che Telecom Italia aveva studiato.

Nello stesso giorno al Digital Economy Forum di Venezia, il ministro Corrado Passera rilanciava l’idea di impiegare risorse nazionali, da escludere dal calcolo del deficit nazionale, per cofinanziare progetti come il “Connecting Europe Facility”, il maxifondo europeo per le infrastrutture digitali.

Infine ieri, 14 Maggio, il premier Monti, in vista della decisivo summit Ue del 23 maggio per i temi della crescita, è volato a Bruxelles per la riunione dell’Eurogruppo con la speranza di creare sostegno per la sua agenda per lo sviluppo. In particolare il Governo Monti starebbe spingendo per la richiesta dello scorporo per tre anni dagli obiettivi di bilancio degli investimenti per l’ampliamento della banda larga e della agenda digitale. In pratica i suddetti investimenti non andrebbero a contare per il computo del deficit nazionale.

Come si intrecceranno le varie partite in corso determineranno il futuro del settore Tlc italiano per molti anni a venire. Ora è il momento di partecipare al gioco.

By: eWally

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